- 1861, Verona: Luigi di Canossa viene nominato Vescovo, vi rimane fino al 1900
- 1867, Verona: all’indomani dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia un gruppo di “giovinastri” con la connivenza della nuova autorità pubblica liberale profana la processione del Corpus DominSi reagisce:
- il Vescovo Luigi di Canossa sollecita i fedeli all’azione per la difesa del paese e della religione: “fare mostra di civile e cattolico coraggio è una necessità in un paese costituzionale e oggidì deve essere un dovere per chiunque crede nella nostra religione”
- nelle strade si urla “Viva l’Austria, morte ai signori, evviva la religione”
- La partecipazione dei fedeli alla vita pubblica diventa dovere morale : sorgono numerose e svariate forme associative: Società di San Vincenzo, Obolo di San Pietro, Società degli interessi Cattolici, Società delle donne Cattoliche … I giovani danno vita al CIRCOLO DI SAN ZENO DELLA GIOVENTU’ CATTOLICA con prime ramificazioni extraurbane a Soave, Lonato, Valeggio, …
- 1870, Verona: il fratello del Vescovo, Ottavio di Canossa, rinuncia, come segno di protesta contro l’occupazione dello stato pontificio, al seggio parlamentare.
- 1880, Verona: dopo una fase di sperimentazione, nascono il Comitato diocesano ed i comitati parrocchiali dell’Opera dei Congressi.
- Nel 1883 i comitati (opere parrocchiali, caritative, assistenziali, devozioni, stampa, elezioni amministrative) sono presenti nel 70% delle Parrocchie
- Da tali comitati sorgono e si sviluppano nuove realtà:
- Microsoft PowerPoint – sfondo san zeno
- Opere parrocchiali, ivi compresi i circoli della GIOVENTU’ CATTOLICA
- Nel 18967 viene fondata la Banca Mutua Popolare di Verona
- A partire dal 1892 le Casse Rurali (circa un centinaio a fine secolo)e i magazzini cooperativi per acquisti collettivi, il tutto sostenuto dal 1895 dalla Banca Cattolica di Verona
- Diffusione della buona stampa e giornali: “Riposo domenicale” (1872-77), poi “Verona Fedele”…
- “Corriere di Verona” (1883-86)
- Dal 1897 “Bollettino delle associazioni
- cattoliche veronesi”, poi “Il Lavoro” (1901-
- 21), poi, per la separazione tra l’anima della
- Gioventù Cattolica e quella politica, “Idea
- Giovanile” ( 1921 – 46) per la prima ed “Il
- Corriere del Mattino” (1915-26) per la
- seconda. “Idea Giovanile” diviene poi
- “Verona Fedele” (1946 – …)
- Piccole società interparrocchiali di assicurazione di bestiame e contro la grandine
- Nel 1896 viene fondata la Società Cattolica di Assicurazione a raggio nazionale
- Unioni del Lavoro ed Unioni Rurali d’impronta sindacale
- Da tali comitati sorgono e si sviluppano nuove realtà:
- 1893: “Verona Fedele”, giornale cattolico, commenta “dal 1868 al 1875 i Circoli della Gioventù Cattolica avevano realizzato un’attività straordinaria. Poi, che cosa sia nato [loro assorbimento nell’Opera dei Congressi] noi non lo vogliamo indagare; ma è certo che si dovettero rinchiudere nel loro guscio e molti oggi si limitano a pubblicare qualche circolare”
- 1900: Bartolomeo Bacilieri succede al Vescovo Canossa e rimane Vescovo di Verona fino alla sua morte (1923)
- 1907, Verona: istituita una direzione diocesana presieduta dal conte Ugo Guarienti e da Don Giuseppe Manzini cui fanno capo sia le tre Unioni, sia la Federazione dei circoli della Gioventù Cattolica, presieduta da Braggio e da don Pietro Fritz
- 1908, Verona: l’Unione Donne è vigorosamente sostenuta dalla Veronese Elena da Persico, fondatrice dell’istituto secolare delle “Figlie della Regina degli Apostoli”, protagonista in primo piano della stampa, del sindacato, dell’impegno sociale e del movimento femminile in Italia
- 1909, Verona: adunata di 10.000 giovani della Gioventù Cattolica Il Vescovo Bacilieri: “base dei nostri circoli sia la soda istruzione cristiana, l’avviamento dei giovani alla vera pietà, alla frequenza dei sacramenti, all’intervento alla predicazione ed alla dottrina cristiana”
- 1910, Verona: si svolge in città un grande Congresso Giovanile dell’Azione Cattolica
- Microsoft PowerPoint – sfondo san zeno
- 919, Verona: dopo la guerra la Gioventù Cattolica è solo un ricordo, mentre giovani e meno giovani sono impegnati nell’ambito socio- economico, politico-amministrativo e sindacale
- Augusto Benedetti ricorda la rinascita: “una sera del dicembre 1918 Gelmetti, Zanoni ed io si rincasava dal Patronato delle Stimmate […..]. Tutt’e tre, parlottando, riconoscemmo l’urgente necessità che l’Azione Cattolica riprendesse [….]: Incominciammo a radunarci in una stanza offertaci dagli Stimmatini”, assistiti prima da padre SEGA e poi da don TRIDA
- 1919, Verona: il rilancio è celebrato nella Basilica di San Zeno. Umberto Gelmetti anima i 500 giovani convocati per un’ora di adorazione:
- “per la prima volta sento inneggiare in pubblico alla Gioventù Cattolica, acclamare al Papa ed al Vescovo clamorosamente da centinaia di giovani”
- La propaganda raggiunge i centri più lontani con ogni mezzo: treno, bicicletta, gambe
- 1921: questa la situazione della Gioventù Cattolica:
- – 4.000 iscritti, 69 circoli;
- – don Giuseppe Manzini assistente diocesano;
- – il Vescovo Bacilieri detta un NUOVO STATUTO: “pietà, cultura, azione”
- – il Vescovo raccomanda l’UNIONE FEMMINILE
- – ”Il lavoro” diventa “Idea giovanile”, settimanale della Gioventù Cattolica
- – 2.000 giovani veronesi al Convegno nazionale a Roma con 70 bandiere. Così testimonia Augusto Benedetti:
- “il personale del treno speciale tentò a più riprese di non far proseguire ilo convoglio . Il viaggio durò 24 ore. A Roma fummo sistemati in paglia. Eravamo in 70.000 [….]. Durante il corteo, diretto all’altare della Patria, le guardie regie e la cavalleria ci caricarono selvaggiamente. Ma per le vie di Roma era la prima volta dopo il 1870 che , per merito dell’Azione Cattolica, si riprese a pregare Iddio, ad osannare il Papa, a giurare fedeltà alla Chiesa, a promettere azione e sacrificio per il bene di tutti”
- 1923: Girolamo Cardinale viene nominato vescovo di Verona, vi rimane fino al 1955
- 18 Dicembre: aggressione fascista al parroco di Ponti sul Mincio
- 1924, 17 Gennaio: manganelli, spari e intimidazioni contro un convegno di giovani cattolici di Lavagno
- “il fascismo si vanta di aver portato nelle scuole il Crocefisso sulle punte dei manganelli, ma poi lo profana. Finché si ostenta il rispetto a Santa Madre Chiesa per poi perderlo di fronte ai Sommi Pontefici; finché dura questo noi alziamo la voce di protesta. Di fronte a questo monopolio malinteso la nostra anima si ribella, perché la nostra Patria appartiene a tutti” (“Idea Giovanile”, 30 Marzo 1924)
- 1926, Verona, 1 Ottobre: la tipografia del Corriere del Mattino, quotidiano del partito popolare già assaltata dai fascisti una volta nel 1921 e due volte nel 1922, dopo sequestri quasi quotidiani viene definitivamente distrutta
- 1926, Verona: i soci dell’AC sono 11.650; 1928: 15.107; 1929: 17.613; 1928:A Giugno del 1928 su un totale di 14.906 i soci i giovani sono 6.402, le donne adulte e giovani 7.244, gli uomini 1.260
- 1938, Verona: Settimana della Giovane: 17.000 in Arena; visita a Verona di Mussolini
- 1939, Verona: Tre Giorni “Servite il Signore in letizia”, oltre un decimo della gioventù maschile veronese è di A.C.
- 1940-45, Verona: l’AC continua con tenacia la sua vita associativa. Nelle parrocchie ci si incontra, si parla di chi è al fronte. Una miriade le iniziative (come i “Segretariati della carità”) per lenire le sofferenze del momento. Verona subisce pesanti bombardamenti. Molti soci di AC partecipano alla Resistenza, sia imbracciando il fucile, sia proteggendo ed aiutando i perseguitati politici
- 1943, 10 Settembre: Luigi Piccoli, presidente della GIAC, muore a Montebello Vicentino per opporsi all’occupazione da parte delle forze tedesche, sarà decorato con medaglia d’argento al valor militare
- 1945, Flavio e Gedeone Corrà, di Isola della Scala, muoiono, a 28 e 25 anni, nel campo di sterminio di Flossenburg dove sono gli internati politici numero KZ 234565 e KZ 234566. Responsabili di AC, chiamati alle armi dopo l’8 Settembre ’43 disertano, si uniscono alla resistenza, sono arrestati. Sempre testimoni della fede e della verità.
- L’AC veronese è impegnata nella rinascente vita ecclesiale e politico-amministrativa su tutto il territorio diocesano
- Si moltiplicano le iniziative, è il tempo delle “TRE SERE”, formula lanciata da De Mori, che dal ‘46 al ‘50 si svolgono con ritmo vertiginoso in giro per la diocesi. Si va nei paesi per ritrovarsi a notte alta, spesso senza cena.
- Il tema delle TRE SERE, prevalentemente formativo o sociale, è dato dalla campagna dell’anno, definita nell’altrettanto famosa TRE GIORNI di Roverè prima, di Bosco poi.
- Dal 1945 al 1964 il presidente di Giunta Diocesana dell’AC di Verona è Antonio Nicoletti
- 1946, Verona: il cattolico Uberti è il primo prefetto nel dopoguerra e viene eletto alla Costituente. Un altro veronese, Guido Gonella, collabora a Roma con De Gasperi nella Democrazia Cristiana.
- 1947: si organizza una “TRE SERE” nella bassa veronese per Gazzo, Pradelle, San Pietro in Vale e Bonferraro, ma a Gazzo e San Pietro ai dirigenti venuti da Verona (Benedetti, Picotti, Sorio e Pretto) i comunisti impediscono di parlare.
- La giunta decide allora di celebrare proprio a Gazzo l’80° della GIAC.
- Anche l’AC veronese è di fatto impegnata in politica, sia indirettamente con la sua attività svolta a d affiancare la DC, sia direttamente attraverso la scelta di una classe dirigente che potesse offrire garanzie di ordine morale.
- Dove l’AC è ben organizzata si vincono anche i confronti elettorali amministrativi
- 1948: poco prima delle elezioni politiche tremila giovani veronesi raggiungono Gazzo per l’80° della GIAC, dove tiene il discorso il presidente diocesano Luigi Pretto.
- Dopo le elezioni i veronesi partecipano, con sacrificio di soldi e di disagi, viaggio in camion e alloggi di fortuna, ai raduni della GF e della GIAC a Roma
- Massima espansione dell’AC veronese
- 1953: presenza nel 90% delle parrocchie:
- Gruppi parrocchiali: 305 GF, 293 GIAC, 239 Unione Donne, 230 Unione Uomini.
- Movimenti attivi: universitari, laureati, maestri,
- Altre opere di settore: circoli Maria Cristina, Associazione infermiere professionali, assistenti sanitarie e visitatrici infanzia, Unione cattolica italiana ostetriche, CSI e FARI per le attività sportive, Gioventù italiana operaia cristiana e Gioventù studentesca.
- I tesserati toccano quota 73.000.
- 1955: Giovanni Urbani viene nominato vescovo di Verona. Fino ad allora era assistente generale dell’AC: “a Verona un Vescovo specialista in Azione Cattolica!” ricordano le cronache
- 1956: Giorgio Zanotto, ex presidente diocesano della FUCI diviene sindaco di Verona succedendo a Giovanni Uberti
- 1958: Giuseppe Carraro viene nominato vescovo di Verona.
- 1961: l’AC di Verona inizia la pubblicazione di “Azione Unitaria”, una rivista dedicata ai dirigenti locali dell’associazione, nella quale vengono pubblicati gli itinerari dei vari rami dell’associazione (GF, GIAC, Unione Donne, Unione Uomini, Fanciulli, Laureati, …), come risposta ad una accresciuta esigenza di costruire una mentalità associativa unitaria. La sfida di questi anni è la ricerca di nuovi modi di trasmettere la fede, più adeguati ai mutati contesti sociali.
- Dal 1964 al 1970 il presidente della Giunta Diocesana dell’AC di Verona è Gianni Recchi
- L’AC veronese è impegnata nell’approfondimento di quanto emerso dal concilio: lo studio delle costituzioni conciliari, il rinnovamento della catechesi, il rinnovamento della liturgia, l’apostolato dei laici.
- La 4 GIORNI di Boscochisesanuova del 1967 ha per tema “Pastorale – Catechesi – Azione Cattolica”.
- 1970: A Verona è presidente Felice Ferrarese 1970: anche a Verona nasce l’ACR
- 1973: A Verona è presidente Tito Brunelli che verrà confermato per il successivo triennio nel 1977
- 1978, Verona: Giuseppe Amari nominato Vescovo, vi rimane fino al 1992
- 1980, Verona: le Brigate Rosse sequestrano il Generale Dozier, comandante della NATO, sarà liberato dalle forze dell’ordine.
- 1980: A Verona è presidente Rino Cona
- 1983: A Verona è presidente Giuseppe Bellavite
- 1986: A Verona è presidente Renato Perlini che verrà confermato per il successivo triennio nel 1989
- 1988: Visita Pastorale di Papa Paolo Giovanni II a Verona
- 1992, Verona: Attilio Nicora nominato vescovo, vi rimane fino al 1997
- 1992: a Verona è Presidente Mauro Pavoni
- 1993: Convegno “Beati Costruttori di Pace” in Piazza Bra
- 1994: Festa dei giovani di AC del triveneto al palazzetto dello Sport di Verona
- 1995: A Verona è presidente Marco Dal Forno che sarà confermato per il successivo triennio nel 1998
- 1995: Carrefour ACR all’Arsenale
- 1998: Flavio Roberto Carraro nominato Vescovo, vi rimane fino al 2007
- 2001: A Verona è presidente Andrea Costa che sarà confermato per il successivo triennio nel 2005
- 2002: Il Vescovo Flavio Roberto Carraro annuncia la convocazione del Sinodo Diocesano che si conclude nel 2005 consegnando alla Chiesa Veronese il “Libro Sinodale” che traccia, al termine dei lavori di un’assemblea di oltre 300 “sinodali”, le linee per la pastorale della diocesi.
- 2006, Maggio: si svolge a Verona il Convegno Nazionale dell’Azione Cattolica in preparazione del Convegno Ecclesiale
- 2006, Ottobre: si svolge a Verona il Convegno Ecclesiale Nazionale “Testimoni di Gesù risorto, speranza nel mondo”
- 2007, Verona: Giuseppe Zenti nominato Vescovo
- 2008: A Verona è presidente Roberto Marrella
- 2013: A Verona è presidente Claudio Bolcato
- 2019: A Verona è presidente Paola Sandrini
- 2024: A Verona è presidente Ivan Marchi