“Nell’abbraccio c’è un contatto di corpi. Si sente il calore, l’odore, la forza o la delicatezza dell’altro.“ Chiara, della parrocchia di Mozzecane, ci aiuta a capire come l’abbraccio possa essere un linguaggio prezioso per la relazione con i ragazzi disabili e le loro famiglie.
In questa terza pillola della tappa ABBRACCIARE, Rossana e Roberto, psicoterapeuti, ci aiutano ad approfondire l’abbraccio, a scoprire la bellezza, i benefici ma anche le difficoltà di questo gesto.
Eccovi la quarta pillola del verbo “sfiorare”, seconda tappa della guida adulti “da Corpo a Corpo”.
Ascoltiamo la testimonianza di Anna, di come in questo periodo il contatto, la carezza, siano diventati nel suo ambiente di lavoro mezzi particolarmente significativi per relazionarsi.
“Fotografia significa scrivere con la luce, è un linguaggio, quindi comunica quello che è dentro noi.”
Il linguaggio della fotografia - illustrato da Marco, fotografo amatoriale - ci introduce al verbo “Abbracciare”, terza tappa della guida adulti “da Corpo a Corpo”.
Continuiamo il nostro percorso #dacorpoacorpo con il secondo appuntamento con la parola "abbracciare". Ci accompagna nella riflessione don Alberto Malaffo.
Ecco la seconda pillola del verbo sfiorare, seconda tappa della guida adulti "da Corpo a Corpo".
Marta Marrella, psicologa, ci aiuta a scoprire i diversi significati del verbo e quanto, in questo periodo dove il contatto è limitato, sia importante trovare strade nuove.
Impegniamoci a diffondere questo piccolo strumento di riflessione!
Ecco la prima pillola del verbo sfiorare, seconda tappa della guida adulti "Da Corpo a Corpo".
Una serie di pillole un po' più "corpose": iniziamo a scoprire il significato di questo verbo ascoltando le voci di alcuni di noi, dal bimbo all'adultissimo.
Voci diverse, dal quotidiano, che ci hanno commosso per la loro profondità, e fatto sorridere per la loro spontaneità!
Quante volte e in quante diverse situazioni compiamo questo gesto, questo movimento. Ci chiediamo mai verso chi? O con quale atteggiamento? Facciamo allora parlare la nostra vita, facendo attenzione ai gesti che compiamo, che viviamo.
Quante volte e in quante diverse situazioni compiamo questo gesto, questo movimento. Ci chiediamo mai verso chi? O con quale atteggiamento? Facciamo allora parlare la nostra vita, facendo attenzione ai gesti che compiamo, che viviamo.
Quante volte e in quante diverse situazioni compiamo questo gesto, questo movimento. Ci chiediamo mai verso chi? O con quale atteggiamento? Facciamo allora parlare la nostra vita, facendo attenzione ai gesti che compiamo, che viviamo.
Quante volte e in quante diverse situazioni compiamo questo gesto, questo movimento. Ci chiediamo mai verso chi? O con quale atteggiamento? Facciamo allora parlare la nostra vita, facendo attenzione ai gesti che compiamo, che viviamo.
L’idea di fondo del percorso associativo parte dal presupposto che “tutti siamo autori della nostra vita”. In modo più specifico, ognuno di noi è invitato a dedicare questo tempo nel riflettere sul tema della propria vita, ma soprattutto quella interiore e di come questa si sviluppa attraverso la nostra spiritualità calata nel quotidiano, che deve fare i conti giorno dopo giorno, con la vita complessa e frammentata dell’adulto di oggi. Occorre CORAGGIO per guardarsi dentro, per compiere un viaggio interiore che dalla paura porta alla forza e dalla tristezza alla speranza. Il brano del Vangelo di Marco nella parabola “della TEMPESTA SEDATA” (Mc 6,45-52), ci ricorda che non siamo soli in questo percorso e che dobbiamo vivere la nostra vita con AUDACIA ed imparare ad AFFIDARCI al Signore.
A questo punto la domanda nasce spontanea: “in che modo posso diventare autore della mia vita?”…ecco che per quest’anno si cercherà di riflettere proprio sulla modalità di fare nostro questo percorso di crescita interiore e per testimoniarlo…Il percorso quindi, si articola in 5 tappe:
1 tappa: in RICERCA
2 tappa: con SPERANZA
3 tappa: AFFIDABILI
4 tappa: CONTEMPL-ATTIVI
5 tappa: UNIFICATI
Come già proposto per la festa del Ciao, è nostro desiderio che i genitori di bambini e ragazzi dell’ACR vivano alcuni appuntamenti durante l’anno associativo in parallelo con i loro ragazzi, cogliendo questi momenti quali opportunità di confronto e crescita.
Questi incontri vengono proposti dall’Associazione Diocesana a tutte le Associazioni Parrocchiali prendendo spunto dal sussidio Formato Famiglia che già da qualche anno propone il coinvolgimento dei genitori di bambini e ragazzi dell’ACR a livello nazionale.
Vi riportiamo quindi di seguito anche lo schema per la Festa della Pace per il settore Adulti, nato dalla collaborazione tra Centro Diocesano ACR e Adulti per meglio rispondere alle esigenze dei singoli settori.
Le due proposte di attività, quella per i ragazzi dell’ACR riportata sul numero di dicembre 2013 di Pagine di ACR Light e quella per Adulti/genitori (vedi allegato), viaggiano parallele ma distinte, pertanto è consigliabile un momento per riunire ragazzi e genitori.
In questa prima tappa del percorso, dedicato alla ricerca e alla pratica di uno stile missionario, dentro le pieghe della quotidianità, siamo sollecitati a riscoprirci nei panni degli invitati dalla gratuità e sovranità di Dio a una grande festa.
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione anche di "terze parti".
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookies. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.